I festeggiamenti del Santo Patrono vengono preparati dalla pratica della tredicina in onore di Sant'Antonio da Padova. Si tratta di una serie di preghiere che vengono recitate per tredici giorni consecutivi dal 31 maggio al 12 giugno.
I festeggiamenti entrano nel vivo durante il giorno della vigilia della festa, giorno 12 giugno, quando avviene la caratteristica "entrata dei partiti" Sciara e Piazza che si confrontano in un'appassionante gara di fuochi pirotecnici.
La solenne festa di Sant'Antonio da Padova viene celebrata il 13 giugno, il dies natalis del taumaturgo, sin dalle prime ore dell'alba. In una chiesa ricolma di fedeli, alle ore 7:00 del mattino, viene celebrata la solenne celebrazione liturgica, durante la quale si svela il simulacro del Santo tra la commozione dei fedeli che inneggiano al Patrono, sventolando i loro fazzoletti bianchi. La celebrazione si conclude con la solenne benedizione del pane che viene, poi, distribuito ai fedeli.
Nell'arco della giornata si susseguono numerose celebrazioni eucaristiche in onore del Santo. Nel pomeriggio, conclusa l'ultima Santa Messa, il simulacro raffigurante San'Antonio da Padova viene prelevato dall'altare centrale con un meccanismo di ferro e disposto su una piccola vara. Sistemato sul solenne fercolo artistico, viene condotto fuori dalla chiesa tra gli applausi festanti dei fedeli e la rumorosa "moschetteria". Posto al centro della piazza del paese, il fercolo sosta per l'esecuzione della tradizionale e antica "cantata", prima di iniziare la solenne processione tra le vie principali del paese. La vara, condotta dai devoti, che tirano lunghi cordoni, è preceduta da una piccola "Candelora", frutto della devozione di alcuni gravinesi.
La processione di conclude a tarda sera dopo un imponente spettacolo pirotecnico.