Appartiene alla famiglia degli idiofoni a pizzico ed è costituito da una lametta metallica fissata su un telaio in ferro. Il suono, molto particolare, è generato dalla vibrazione della lametta e si può modificare con il movimento delle labbra, delle guance e della cavità orale. Presenta una notevole varietà di forme e modelli a seconda delle altre aree geografiche in cui è presente. Il materiale usato per il marranzano siciliano è il ferro battuto, che viene forgiato a caldo sull’incudine. Anche la linguetta viene ricavata “sfilando” il ferro tra incudine e martello. I modelli siciliani hanno delle particolarità comuni che li accomunano tra loro e li distinguono da tutti gli altri modelli conosciuti, in particolare per il metodo di fissaggio della linguetta alla cornice.
Dalla sua officina a Resuttano, Giuseppe Alaimo è stato tra gli ultimi in Sicilia a costruire scacciapensieri.
Se si decide di cercare dei fabbri artigiani, l’originale Marranzano si può trovare infatti a Resuttano, il cui stesso nome richiama quello del piccolo strumento. L'officina di Giuseppe Alaimo si trova dopo aver attraversato il centro storico.
La sua non era una produzione in serie. La qualità dei suoi strumenti è misurabile in termini di volume e durata del suono, resistenza e solidità dello strumento e, soprattutto, di straordinaria ricchezza timbrica.
L'accuratezza e la precisione della costruzione, la scelta e la lavorazione dei materiali grezzi, sono tutti elementi che distanziano nettamente gli strumenti di Alaimo dalla produzione corrente di marranzani turistici.