Come in altre strutture produttive locali e siciliane, il ciclo del sale inizia nel mese di aprile con la preparazione delle vasche, la pulizia e la separazione delle acque tra una vasca e l’altra.
Le saline presentano delle strutture complesse e ben precise per consentire alle acque marine di raggiungere temperature e gradi di salinità differenti nelle diverse vasche di decantazione e al termine del ciclo di evaporare e produrre i cristalli di sale.
L’acqua del mare tramite dei canali appositamente creati entra nella prima vasca, denominata fridda, dove sosta all’incirca per otto giorni. L’acqua non appena acquisisce una consistenza oleosa viene tirata da un mulino attraverso un canale che porta al vasu cultivu. Dopo ulteriori 8 giorni, l’acqua passa alla ruffiana dove la temperatura qui è di circa 13-14 gradi. A questo punto l’acqua viene fatta passare nella vasca successiva, denominata càura. Con questo passaggio si conclude la prima fase. All’incirca all’inizio del mese di maggio, le acque nelle vasche càuri vengono fatte scivolare, in 8-10 giorni, verso l’ultima vasca càura, denominata la sintina. In questa fase l’acqua ha raggiungo circa 24 gradi, è quasi maleodorante e di colore rossastro per lo sviluppo di una microfauna spontanea. Questi sono i segnali che indicano ai salinari il momento in cui l’acqua deve essere passata nelle vasche delle acque salanti. Giunta a 25 gradi l’acqua sosta per un giorno nelle vasche d’acqua fatta e rabboccata con altra acqua all’occorrenza. Con l’aumento della temperatura, si iniziano a formare i primi cristalli di sale ed è possibile ricavare il primo sale puro Baumé.
I passaggi tra le diverse vasche avvengono attraverso delle porticine in legno, i purtedda, che vengono sapientemente gestiti dai salinari.
A fine giugno, primi giorni di luglio inizia la prima raccolta del sale. Al termine di ogni ciclo le vasche non vengono ripulite e cosparse di sale (secondo il termine locale si “semina il sale”). Il procedimento serve per favorire l’incocciamento del sale in tempi più brevi nella raccolta successiva. Il ciclo di raccolta dura all’incirca trenta giorni e nella settimana a seguire le vasche vengono seminate.
Come lo stesso Culcasi dichiara in un’intervista, fatta da Gesualdo Bufalino nel 1988, durante l’anno, in condizioni metereologiche favorevoli, nella Salina Culcasi il ciclo della raccolta si ripete all’incirca tre volte.