L'arte del calzolaio, imparata fin da piccolo, e la passione per l'automobilismo, hanno segnato la fortuna di Francesco Liberto, detto Ciccio. Il suo nome è legato alla ditta di calzature da lui fondata negli anni '60, oggi nota in tutto il mondo per le scarpe da corsa realizzate a mano, su misura, in pelle, che hanno calzato i piedi dei più noti piloti automobilistici quali Mario Andretti, Niki Lauda, Nino Vaccarella, Gerald Larousse. Appassionato di corse automobilistiche, incontrò Ignazio Giunti (1941-1971. Pilota di Formula 1) nel 1965, ebbe così occasione di conoscere il pilota e illustrare le sue abilità. Ignazio Giunta gli commissionò il primo paio di scarpe per la competizione automobilistica. Le calzature dovevano essere morbide, comode, con la suola sottile per consentire una perfetta sensibilità al pilota durante la corsa. Ciccio mise a servizio di tale scopo le sua abilità di artigiano della calzatura e da allora la sua produzione divenne inconfondibilmente legata al settore dell'automobilismo agonistico, prima servendo i piloti della Targa Florio, poi quelli della Ferrari. Ancora oggi basta inviare l'impronta del proprio piede e Ciccio si mette al lavoro per realizzare calzature su misura. Le richieste arrivano da tutto il mondo. Grazie alla decennale collaborazione con Franco e Alessandro Cheli, artisti e docente (Franco) presso l'Accademia di Brera, i modelli oggi commissionabili, possono essere anche decorati a mano su richiesta.
Nel corso della sua attività ha realizzato anche calzature femminili collaborando con note case di moda quali Emilio Pucci e Sorelle Fontana. Le realizzazioni con cui, invece, ha iniziato la sua attività distinguendosi del panorama artigianale siciliano, sono i cosiddetti Muccatuuri, stivali in stoffa ispirati ai fazzoletti che indossavano i carrettieri siciliani.