A Caltanissetta, le celebrazioni per la Settimana Santa hanno inizio nel pomeriggio della domenica delle Palme con la processione nel centro della città del simulacro di Gesù Nazareno posto su una barca decorata con fiori. Il Lunedì e il Martedì precedenti la Pasqua si svolgono nelle vie cittadine le rappresentazioni sacre dell'Ultima Cena e della Passione di Gesù, chiamata in dialetto Scinnenza. Dal Mercoledì si entra nel vivo della festa con la solenne e famosa processione della Real Maestranza che si svolge dal 1500, in cui i rappresentanti di tutte le più antiche corporazioni artigiane locali, guidate dal loro Capitano, si muovono con bandiere a lutto in processione dalle loro sedi verso la cattedrale, dove ha luogo un rito di rigenerazione e redenzione. La processione in onore del Santissimo Sacramento dalla Cattedrale prosegue accompagnata dal clero per le vie centrali della città. Al calar del sole dello stesso giorno ha luogo la processione delle Varicedde, 19 piccoli simulacri che evocano le Vare del Giovedì Santo. La sera del Giovedì, la celebrazione dei Misteri, costituisce il momento fulcro e più spettacolare dei festeggiamenti della Settimana Santa a Caltanissetta. A partire dalle ore 20, i sedici imponenti gruppi di carta pesta dipinta, le cosiddette “Vare”, percorrono le strade del centro sino a notte fonda. I gruppi scultorei sono quasi tutti stati realizzati degli artisti Francesco e dal figlio Vincenzo Biangiardi a fine ‘800, e raffigurano i diversi momenti della Passione di Cristo - L’Ultima Cena, L’orazione nell’orto, La cattura di Gesù, Il Sinedrio, La Flagellazione, L’Ecce Homo; La Condanna; La Prima Caduta, Il Cinereo, La Veronica; La Crocifissione, La Deposizione, La Pietà, La Traslazione, La Sacra Urna, L’Addolorata. Le Vare sono guidate rispettivamente dai membri del ceto cui appartengono e da una banda, che accompagna il gruppo sino alla “Desolata”, momento culmine della processione in cui con la Spartenza, la separazione delle vare, queste rientrano nei luoghi dove verranno custodite per l’intero anno. Il giorno successivo, il Venerdì Santo, si svolge la processione del “Signore della Città”, conosciuta anche come processione del “Cristo Nero” (Cristu Nivuru). Il simulacro è oggetto di forte devozione da parte dei fedeli per i suoi poteri miracolosi. Secondo l’antico rito, la Maestranza dei Fogliamari (raccoglitori di erbe selvatiche), in abito viola bordato in oro, portano scalzi a spalla il simulacro dalla chiesa del “Signore della Città” per le vie del centro, intonando le “Ladate”. Prende parte alla processione anche la Real Maestranza secondo l'ordine previsto nella processione del Mercoledì. Durante il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua gli intensi momenti di commemorazione si chiudono con la celebrazione di messe solenni.